di Nando Giammarini
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando l’Amministrazione Comunale di Borbona guidata
dal sindaco - Antonio Durante, alla cui memoria rivolgo un pensiero e un
saluto, riuscì ad organizzare, con
l’ausilio dell’assessore alla cultura
dalla Regione Lazio, Giulia Rodano e della Provincia di Rieti la prima
edizione del «Festival del Canto a Braccio». Sono trascorsi ormai quasi nove
anni da quel «memorabile» evento, il tempo ha portato con se
notevoli mutamenti sotto il profilo sociale, economico,
culturale e nonostante la congiuntura economica che attanaglia il Paese
l’antica arte poetica estemporanea continua a richiamare, nell’Alta Valle del
Velino, dell’Aterno, del Tronto, nei Castelli Romani e nella Maremma Toscana, interesse,
attenzione, orgoglio.
Stiamo recuperando, confortati dalla presenza di tanti giovani che vi si
cimentano, le tradizioni culturali del passato che vorremmo non finissero mai
poiché, se così fosse, perderemmo una parte di noi stessi. È quella sapiente
cultura popolare tramandataci dai nostri avi che prendeva spunto dall’economia
agro-pastorale dei tempi passati. Noi amanti di questo genere poetico ci
impegniamo quotidianamente per difenderlo e sostenerlo convinti che la poesia
estemporanea, una delle più belle musiche dell’anima, non deve essere relegata nei meandri dei tempi che
furono ma ha bisogno di luce e di splendore.
A questo fine nonostante la ristrettezza economica, figlia della crisi che ci attanaglia ed ha privato la kermesse canora, fin dallo
scorso anno, dei finanziamenti degli
Enti Locali, il festival del Canto a Braccio continua ad essere espletato
grazie all’impegno di alcuni poeti dell’Alto Lazio che hanno portato un soffio
di aria nuova nella continuità.Tanti convegni ed esibizioni si sono tenuti dal 2003 ai giorni nostri su questa tematica volta a
salvaguardare l’arte dell’improvvisazione in versi ed è stato firmato un
protocollo d’intesa tra i Comuni dell’Alta Valle del Velino per dare visibilità
e riconoscimento alla poesia a braccio ed a coloro che s’impegnano a
diffonderla soprattutto tra le nuove generazioni affinche ne facciano tesoro.
Dopo l’organizzazione dei vari Festival affidati alla bravura di Mauro
Chechi la parola è passata a due
maestri di poesia estemporanea:
Giampiero Giamocante di Cittareale e Donato De Acutis di Bacugno che hanno,
come dire, ripensato alla luce di una modernità tipica dei giovani e dei tempi attuali, tutta
l’organizzazione per quel che concerne l’evento poetico di Borbona il prossimo
settembre 2014. A tal proposito ci
saranno, con la partecipazione di tanti
artisti provenienti da diverse località quindi differenti realtà
poetiche due selezioni in Toscana, a
Terranuova Bracciolini (AR), sede di un’ottima scuola d’improvvisazione in
ottava rima, una di pomeriggio l’altra in serata al centro culturale “Fornaci” in via Vittorio
Veneto.
Una selezione nel Lazio, a Roma
venerdì 6 giugno alle ore 21 in via
delle Ciliegie, 42 al C.I.P. ( Centro di Iniziativa Popolare). L’ultima
sabato 12 luglio alle ore 21 presso la spettacolare Rocca di Manfredi a
Cittareale. Dalle quattro selezioni scaturiranno i 12 Poeti che si
incontreranno a Borbona sabato 20 settembre la cui giuria, composta da esperti,
docenti e giornalisti, decreterà il vincitore del IX Festival del Canto a
Braccio di Borbona. Sperando di essere in tanti ad onorare la bravura degli
estempori cantori formuliamo agli organizzatori ed al Comune di Borbona i
migliori auguri di ogni successo.
da 'il Giornale di Rieti' ...