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Cisal Rieti, no alla chiusura del campo base dei vigili del fuoco di Cittareale
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Il sindacato scrive al Dipartimento dei vigili del fuoco e del soccorso pubblico e difesa civile del Ministero dell’interno e al Prefetto di Rieti Valter Crudo |
di
Marco Palmerini - segretario provinciale Cisal
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La scrivente Segreteria dell’Unione Provinciale CISAL di
Rieti, da alcuni giorni sta raccogliendo, dai cittadini colpiti dal sisma del 24
agosto e 30 ottobre 2016, la preoccupazione sempre più fondata di un imminente
chiusura del campo base Vigili del Fuoco di Cittareale (Rieti) e del suo Comando
Operativo Avanzato.
Nei territori laziali,
colpiti dal sisma, circola la notizia che dal prossimo 16 giugno verranno
cessate le attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nel territorio del
Comune di Amatrice insieme a quelle svolte nel Comune di Accumoli dai Vigili
appartenenti al COA di Cittareale. Il tutto terminerebbe con la chiusura
prevista per il 20 giugno del campo base in oggetto.
Le notizie sembrerebbero essere confermate, così come ci
riferiscono i cittadini e diversi operatori del Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco, da un’azione clamorosa e inopportuna di spending review, attuata dal
Comandante provinciale dei VV.F. di Rieti, nonché Comandante delle strutture in
oggetto. Riteniamo in tal senso raccontare e denunciare quanto raccontato da
alcuni Vigili del Fuoco e visto con i nostri occhi.
Organico: Il campo
base di Cittareale nella prima fase dell’emergenza post-sisma ospitava oltre 700
operatori e centinaia tra macchine e attrezzature, a novembre dello scorso anno,
l’organico era già stato ridotto a 160 unità e man mano ridimensionato, ad oggi
consta di 67 operatori. Sembrerebbe che con le direttive impartite, nei prossimi
giorni non verranno avvicendati i Vigili che provenivano da altre Regioni, con
la regola che sul cratere Laziale, dovranno operare solo Vigili provenienti
dalle caserme laziali, riducendo in questo modo ulteriormente l’organico del
campo base.
Macchine e attrezzature: al fine di evitare costi di
manutenzione e riparazione, anche del costo di poche decine di euro, mezzi e
strumenti necessari per le attività svolte da Vigili sono stati riconsegnati al
caserme/dipartimenti di provenienza.
Hangar elicotteri: il personale del
reparto volo elicotteri dopo la diminuzione del supporto logistico, si sono
dovute trasferire in provincia dell’Aquila, ma dopo alcune settimane di
pendolarismo tra le due provincie, hanno dimesso il servizio che era essenziale
per il Comando Operativo Avanzato. La stessa cosa dicasi per il personale
addetto ai droni.
Materiali: il personale addetto ai puntellamenti,
consolidamenti e messa in sicurezza di manufatti, è da tempo comandato in altre
provincie, di conseguenza tutti i materiali inizialmente custoditi con cura
dalla “UAMA” di Ferrara ora giacciono esposti a sole ed
intemperie.
Alloggi e servizi:
nonostante il campo base attualmente dispone ancora di alloggi per oltre 160
operatori, con camerette da due posti ciascuna (container 2,5 x 4 metri), una
recente disposizione prevede che le camerette vengano allestite con quattro
posti letto, e tutte le altre restino inutilizzate. Il tutto con comprensibili
disagi per gli operatori, ad iniziare dal caldo. Ciliegina sulla torta è il
diniego ad installare l’aria condizionata nei locali igienici e nella mensa da
campo, all’interno di questi locali le temperature di questi giorni sono già
insopportabili, immaginiamo nei mesi più caldi.
Manutenzione dei spazi esterni: lo sfalcio dell’erba
all’esterno delle strutture del campo base, già autorizzato alla ditta
selezionata per tale lavoro non viene fatto fare, cosi come lo svuotamento di un
pozzo nero che inizialmente veniva fatto svolgere da ditta specializzata tramite
macchina auto spurgo, ora viene effettuato travasando il contenuto dello stesso
in altro sistema di depurazione, con macchine e personale dei Vigili del
Fuoco.
Quanto sopra esposto, anche per
motivare la paura delle popolazioni che non vogliono perdere l’unico presidio di
assistenza e soccorso, rimasto sul territorio colpito dal sisma. Nella
malaugurata ipotesi che il campo base di Cittareale venisse chiuso, confermando
così le notizie che circolano in questo momento, i soccorsi per qualsiasi
emergenza o necessità dovrebbero arrivare dalla città di Rieti, ossia da oltre
trenta minuti di percorrenza per arrivare fino all’attuale campo
base.
Anche gli operatori dei Vigili del
Fuoco ascoltati in questi giorni, confermano la necessita della loro permanenza
in loco, raccontano di decine e decine di richieste d’intervento ricevute ogni
giorno.
In conclusione, si chiede alle
Istituzioni in indirizzo di conoscere quali siano le reali intenzioni riguardo
al campo base di Cittareale, si chiede un fattivo impegno affinché lo stesso
venga rafforzato in termini di organico e macchine, si invita il Comandate
Provinciale dei VV. F. ad impegnarsi affinché venga garantito un minimo di
confort agli operatori di istanza al campo base che dopo pesanti e faticosi
turni di lavoro, meritano un giusto e confortevole riposo e relax, non sarebbe
sbagliato, anche ottenere più rispetto. da 'il Giornale di Rieti'...
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lunedì 29 maggio 2017 |
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