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A Cittareale il birrificio Alta quota che non si arrende al sisma
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Sette anni di intensa attività, anche dopo il terremoto del 2016 |
di
GdR
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Da laboratorio sperimentale di birra artigianale a vero e
proprio birrificio capace di valorizzare un territorio, quello di Cittareale in
provincia di Rieti, tra le zone colpite dal sisma del Centro Italia, che oggi ha
più che mai bisogno di lavoro, turismo, commercio.
È la storia di Alta Quota, birrificio nato nel 2010 in appena 40
metri quadri, nel locale di una vecchia scuola elementare, e poi diventato
progetto vincente con una sala cottura da 1.200 litri, un museo sulla
agricoltura locale e una osteria per la vendita e la degustazione di birra
abbinata a prodotti del territorio. Dietro tutto questo ci sono Claudio
Lorenzini ed Emanuela Laurenzi, che hanno fatto dell'amore per la birra ma
soprattutto per quel territorio così martoriato la loro stella polare.
Cittareale, incuneata tra l'Umbria e
l'Abruzzo in una zona che sfiora anche le Marche, è stata travolta dal sisma del
24 agosto 2016, e poi dalle violente scosse del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio
2017: il birrificio non ha subito gravi danni e la produzione non si è mai
interrotta, anche perché il territorio ha bisogno di andare avanti, di non
fermarsi. Oggi il birrificio produce sette birre, tutte all'insegna della
territorialità, a partire dall'acqua, che proviene proprio dalle sorgenti di
Cittareale.
E ancora il farro locale, la
cui produzione si era interrotta ed è ripresa proprio grazie all'apertura di
Alta Quota, il peperoncino rocoto del reatino, il luppolo fresco e il grano
Senatore Cappelli riprodotti e coltivati nel Centro Appenninico del Terminillo
Carlo Jucci dell'università degli studi di Perugia. Tredici le birre attualmente
in produzione, tutte rifermentate in bottiglia e senza aggiunta di conservanti e
additivi.
L'ultima nata, Greta, strizza
l'occhio alla sempre maggiore quota di celiaci o intolleranti al glutine. E
sette birre sono abbinate, in base alle proprie caratteristiche gustative e
organolettiche, agli altrettanti chakra, i centri energetici disposti lungo il
corpo umano secondo la medicina Ayurvedica.
da 'il Giornale di Rieti'...
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giovedì 16 novembre 2017 |
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