È
nell'ambito della XII edizione di «Cheese - Naturale è possibile», in programma
da ieri 20 e fino a lunedì 23 settembre 2019 a Bra in provincia di Cuneo, che i
Presìdi Slow Food hanno fatto da padrone. Sono proprio loro - oggi in Italia se
ne contano oltre 500 che coinvolgono più di 13.000 produttori - che sostengono
le piccole produzioni tradizionali, quelle che per tante ragioni, non ultima gli
eventi sismici, rischiano di scomparire e che con maestria valorizzano i
territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione.
È di ieri
il giro d’Italia, da Nord a Sud, attraverso prodotti tradizionali e territori
straordinari raccontati dalla voce di produttori resistenti. È stato questo il
senso del viaggio durante la conferenza di Cheese L’Italia dei Presìdi: la
rivoluzione casearia compie vent’anni durante la quale, ieri sera, sono stati
presentati i nuovi Presìdi italiani lattiero-caseari. È la rinascita dopo i
terremoti nel centro Italia che parte anche da qui. Tante le storie che arrivano
da situazioni particolari, in Italia.
Come quelle
di Fabio Guerci, produttore di giuncata dei Monti Reatini, nel Lazio, e di Luigi
De Carolis, ricotta salata della Valnerina, in Umbria. In comune hanno il fatto
che abitano in aree del nostro paese difficili, segnate dal terremoto, dove la
ricostruzione è lenta, i paesi sono in stato di abbandono, le attività faticano
a riprendere. Ma, proprio in questi contesti, i Presìdi possono essere utili,
nonostante tutto, perché valorizzano piccole economie e creano mercato. Il
Presidio della giuncata dei Monti Reatini, avviato grazie al sostegno del
Consorzio del Parmigiano Reggiano, tutela una produzione che oggi è perlopiù
destinata al consumo familiare e intende essere un sostegno concreto in un’area
segnata dal terremoto del 2016 e del 2017. «Da sempre, nelle nostre zone, a
colazione si mangiava la giuncata», racconta Fabio.
«Il mio è
un piccolo paese a ridosso dell’Appennino centrale e lavoro in un’azienda
storica, tramandata di padre in figlio. Rilanciare la produzione di giuncata
significa mettere in piedi un progetto in risposta a un sistema che non
funziona, per rilanciare la nostra economia e il nostro
territorio».
In Umbria,
nell’alta Valnerina, invece, terra ricca di boschi e pascoli dove la pastorizia
è da sempre attività principale c'è Luigi De Carolis che spiega come da sempre
la produzione dominante sia il pecorino. Tuttavia esiste ancora un prodotto,
racconta Luigi «che in realtà ha oltre 100 anni. Si tratta della ricotta salata,
ottenuta dal latte del mattino, appesa per 12 ore in un sacchetto di lino,
salata e quindi avvolta nella crusca di grano». Sono parole di coraggio e
speranza quelle di Fabio e di Luigi che sostengono, grazie a Slow Food possiamo
continuare il nostro lavoro.
da 'il Giornale di Rieti'...