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Sagra della braciola: quando la tradizione non invecchia
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Un evento che esprime l’identità storica di una comunità grazie all’intreccio tra gastronomia, cultura ed economia |
di
A. M.
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E cinquantaquattro! Tante sono le edizioni della sagra della braciola di pecora realizzate dalla Pro Loco di Cittareale in quel di Selvarotonda. L'allora festa della montagna - parliamo del 1957 - è giunta fino ad oggi grazie all'infaticabile opera dell'associazione turistica che, a dispetto delle mille difficoltà, soprattutto economiche, riesce ancora ad offrire un prodotto all'altezza delle aspettative.
Quest'anno, per di più, proprio per porre l'accento sull'importanza della collaborazione tra territori limitrofi, ad affiancare i volontari di Cittareale ci sarà la Pro Loco di Amatrice che per l'occasione cucinerà proprio gli spaghetti all'amatriciana, anticipando di 20 giorni la prestigiosa ed attesa sagra prevista per il 30 e 31 agosto. Ma quella di Cittareale, la sagra della braciola, si svolgerà domenica prossima, dalle 10 in poi, nel piazzale antistante la stazione sciistica comunale di Selvarotonda.
Una location suggestiva, circondata da incantevoli montagne, tra mandrie di cavalli, mucche e pecore al pascolo. Presenza gradita e sempre più attesa quella dei rappresentanti dell'altra grande manifestazione cittarealese: Nitriti d'autunno, la festa del cavallo che quest'anno promette tanti e prestigiosi spettacoli equestri. Con loro assisteremo al carosello delle carrozze trainate dai più nostrani caitpr, il nostro cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido che in queste terre è sovrano incontrastato.
E poi l'altra regina della festa, la birra artigianale di Alta Quota prodotta proprio a Cittareale. Prodotto di pregio, è una birra ricercatissima e grazie alla sua qualità interamente artigianale, fa grande tutta la comunità della valle Falacrina. A proposito, questa sera, presso lo stabilimento del birrificio Alta Quota, per curiosi e buongustai il primo dei cinque appuntamenti enogastronomici organizzati dalla Pro Loco: birra & coda alla vaccinara.
A seguire, fino al 30 di questo mese, alici fritte, gnocchi al tartufo di Cittareale e fritti misti. Fiumi di birra, oseremo dire, tra gli 'intramontabili' spaghetti all'amatriciana e le squisite braciole di pecora fornite dalla quotata macelleria dei fratelli Petrucci di Trisungo.
Braciole particolari, selezionate solo dal coscio e dalla spalla, volute espressamente dal presidente della Pro Loco di Cittareale proprio per esaltarne la qualità e l'animale che, tra queste montagne, ha fatto per secoli la storia. Immancabili gli organetti e il folclore locale. Una festa, dunque. Una festa per tutti cui mancare diventa peccato mortale, senza riparazione.
da ' il Giornale di Rieti'...
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venerdì 8 agosto 2014 |
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