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Terremoto, altri 90 indagati per contributi non dovuti
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Nel mirino della Procura l'usufrutto senza requisiti del Contributo di autonoma sistemazione |
di
GdR
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Nuovo filone d'inchiesta relativo all'usufrutto senza
requisiti del Contributo di autonoma sistemazione (Cas) previsto nelle aree
colpite dal terremoto del 2016. Secondo quanto appreso la Procura di Rieti ha
avviato nuove indagini nei confronti di oltre 90 persone, tutte residenti nel
territorio della provincia, tra i Comuni di Cittareale, Accumoli e Leonessa, per
aver ottenuto il contributo messo a disposizione da fondi statali senza averne
diritto.
Le accuse nei confronti degli
indagati sono di truffa e falso. Il nuovo filone segue quello già avviato nei
mesi scorsi dalla magistratura reatina, che aveva iscritto nel registro degli
indagati circa 100 persone, residenti nei Comuni reatini ma anche a Roma e in
Abruzzo.
Anche in quel caso i capi
dell'accusa erano quelli di truffa e falso. Anche in questo secondo filone di
inchiesta, come accaduto per il precedente, la Procura di Rieti ha accertato
come il contributo di autonoma sistemazione (Cas), destinato alla copertura
delle spese di chi si è visto costretto a cambiare alloggio dopo il terremoto
del 2016, sia stato erogato nei confronti di persone prive dei diritti e dei
requisiti necessari. Sono stati accertati numerosi casi in cui le persone
indagate, pur risultando residenti in uno dei Comuni del cratere, erano in
realtà domiciliari altrove.
Dei nuovi casi
finiti nel mirino della magistratura reatina, la maggior parte (circa 50) sono
circoscritti nel territorio del Comune di Accumoli, che fu epicentro del sisma
del 24 agosto 2016.
da 'il Giornale di Rieti'...
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mercoledì 29 novembre 2017 |
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