A mezzogiorno di oggi, 15 agosto 2007, dopo ben quarant’otto anni di silenzio, il parroco don Thomas Matoy ha di nuovo celebrato la messa nella chiesa di Santa Maria Assunta di Cittareale. Sorta nel marzo del 1396, affiancata dalla più modesta chiesa di S. Antonio, lì a pochi metri, per anni S. Maria ha espletato il suo compito con la maestosità degna di una struttura a tre navate. Interrotte le funzioni religiose nel 1960 a causa delle lesioni al tetto che provocavano continue infiltrazioni d’acqua e quindi l’inagibilità dell’edificio, la chiesa fu definitivamente abbandonata al culto subito dopo il terremoto del 1979 che la danneggiò gravemente. D’allora, nonostante i numerosi interventi strutturali che solo ora l’hanno resa di nuovo agibile, i sogno dei cittarealesi è stato quello di celebrare di nuovo la messa in quella chiesa, tornare così indietro nel tempo, nei ricordi di un passato ancora vivido. La curiosità tra i giovani e la commozione degli anziani hanno accompagnato la funzione che ha anticipato la tradizionale processione per le vie del paese tra l’immancabile suono a festa della campane, ancora attive, della torre civica.
Dal 2005, con i lavori della Soprintendenza per i Beni architettonici del Lazio, si sono messi in atto una serie d'interventi che hanno riguardato alcune strutture interne dell'edificio, ed in particolare il consolidamento di una volta nei pressi del campanile, il restauro di quattro altari, quello strutturale dell'organo e l’intera pavimentazione. Previsti, a breve, anche importanti interventi di restauro che riporteranno all’antico splendore, così come avvenuto per l’organo, il coro e il pulpito ligneo del ‘700. Il Comune di Cittareale, in accordo con la Diocesi di Rieti, ha da tempo presentato una richiesta di finanziamento per un restauro completo dell'edificio, nell'ottica di un recupero alla sua funzione religiosa e, nel rispetto del luogo, ad un utilizzo per attività culturali e turistiche. Lavori di risanamento che si posizionano sul percorso del recupero globale dell'abitato di Cittareale (Rocca, mura di cinta, chiese e palazzi, strade e scalinate), nella prospettiva della valorizzazione turistica della valle del Velino ed in particolare della Valle Falacrina.
«Grande soddisfazione vedere di nuovo celebrare la messa nella chiesa che ha accompagnato i nostri vecchi nei percorsi di vita – commenta il sindaco Pieluigi Feliciangeli –. Grande anche lo sforzo di questa amministrazione che punta alla completa valorizzazione dell’intero territorio comunale. Il parziale completamento del restauro della Rocca, gli scavi archeologici di Falacrinae, gli impianti scioviari di Selvarotonda, sono per Cittareale – conclude Feliciangeli – la scommessa per questo millennio».
Tratto da il Giornale di Rieti